Inseminazione artificiale

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RosaBulgari
view post Posted on 4/1/2014, 16:48




Mi chiamo Marco e vorrei raccontare quanto mi e’ successo alcuni anni fa.
A quel tempo avevo circa 19 anni e stavo con una ragazza di 16 di nome Maria. Era una rossa tutto
pepe e non perdevamo occasione per fare l’amore.
In verità’ la cosa non era cosi’ semplice, la mia famiglia e la sua erano numerose e cosi’ avere un
vero letto a disposizione era cosa ardua.
Ci arrangiavamo in macchina o a casa di amici studenti fuori sede, comunque sempre in situazioni
di fortuna.
I fratelli maggiori di Maria erano sposati ed uno conduceva un ristorante insieme a sua moglie.
Una estate, durante le vacanze, la cognata di Maria mi propose di dare una mano al ristorante per
una settimana.
Lei ed il fratello di Maria abitavano in una villa in campagna e non avrebbero avuto problemi ad
ospitarmi, anche Maria aveva accettato la proposta e cosi’ avremmo potuto stare insieme quasi tutto
il giorno.
Arrivo’ quindi il primo giorno di lavoro: una fatica tremenda, caldo fuori, caldo in cucina ma io già’
mi pregustavo la serata con Maria.
Non potete immaginare la mia sorpresa quando, a sera, mi venne mostrata la mia stanza: il letto era
matrimoniale e, ulteriore sorpresa, avrei diviso la camera con Maria.
Devo riconoscere che ero abbastanza imbarazzato, come a letto insieme a casa di suo fratello ?
Maria si accorse del mio imbarazzo e mi spiego’ che suo fratello e sua cognata Francesca “non
erano alla antica”.
Quella notte fu indimenticabile.
Maria si presento’ a letto vestita con una leggerissima camicia da notte e…niente sotto.
Rimasi basito nel vederla cosi’ bella, i capelli sciolti sulle spalle, la pelle bianca tipica delle rosse, la
camicia da notte che evidenziava i suoi piccoli seni sodi ed i rigonfiamenti dei capezzoli già turgidi.
Lei sali’ in ginocchio sul letto guardandomi dritto negli occhi, poi prese ad accarezzarmi il viso.
“Sei molto simpatico a mio fratello ed a Francesca, anzi lei mi ha detto che ti trova molto bello”.
Dicendo questo era salita a cavalcioni delle mie gambe e lentamente aveva cominciato ad
accarezzarmi il petto indulgendo su i capezzoli.
Mi lasciai fare il suo massaggio diventava sempre più sensuale finche’ si chino’ a baciarmi i
capezzoli, a quel punto il mio cazzo era già in tiro, lei scivolo’ giù e, prendendolo in mano,
comincio’ a succhiarlo.
Era bravissima: le sue labbra lo avvolgevano mentre la sua lingua scorreva lungo il bordo della
cappella. Il suo lavoro ed il vederla china su di me, i rossi capelli arruffati, mi faceva impazzire, ero
immobile, completamente nelle sue mani, anzi nella sua bocca…
Non volevo pero’ venirle in bocca, non quando avevamo finalmente a disposizione un vero letto, la
girai ed iniziai a leccarle la passera.
Era già bagnata e dal ciuffo di peli rossi che la contornava veniva un odore agrodolce che mi
inebriava.
Iniziai a leccarla con più’ impeto, le presi il clitoride tra le labbra, a lei usci’ un gemito.
Cercai di zittirla con una mano, avevo paura che ci sentissero ma lei ansimando mi disse:
“Stai tranquillo, sanno tutto…”.
Non me lo feci ripetere, la portai sulla soglia dell’orgasmo quindi la tirai a me ed iniziai a
penetrarla.
Lei godeva e si dimenava come una pazza io ero sull’orlo di venire e, come al solito, uscii per non
venirle dentro.
Lo facevamo per paura che lei restasse incinta, quindi la feci girare alla pecorina dopo una buona
lubrificazione iniziai ad affondare nel suo meno pericoloso buco del culo.
Non essendo la prima volta non le feci male, lei godeva come una pazza pronunciando mezze frasi
incomprensibili.
Io stantuffavo come un forsennato e sentivo le mie palle sbattere contro la sua figa.
Fu in quel momento che mi accorsi che la porta era socchiusa e che qualcuno ci stava spiando. Mi
fermai un attimo,
“Che fai, non fermarti” disse Maria. Io rimasi interdetto per un momento, certo se quel qualcuno,
suo fratello o sua cognata, avesse avuto qualcosa da dire avrebbe già fatto irruzione nella stanza,
quindi mi sforzai di ignorarlo e ripresi a stantuffare.
Fu un orgasmo tanto violento quello che ci colse che cademmo stravolti sul letto. Rimasi cosi’,
appoggiato alla schiena di Maria finche’ il mio uccello non si sgonfio’ ed usci’ fuori da solo.
Ci addormentammo uno affianco all’altro e dormimmo fino al mattino. Il giorno dopo, mentre
andavamo al ristorante, confidai a Maria quanto era successo la sera prima.
Lei non si mostro’ sorpresa anzi, parlandomi di suo fratello e sua cognata mi disse:
“Mio fratello e Francesca hanno dei problemi, anzi mio fratello ha dei problemi. Stanno cercando di
avere dei bambini attraverso l’inseminazione artificiale. Io e Francesca siamo molto amiche. Lei si
e’ confidata con me, siamo molto amiche. Lei e mio fratello non hanno rapporti da un po’, avrà’
voluto godersi lo spettacolo”.
Devo dire che la naturalezza con cui lo disse mi lasciarono un po’ allibito.
Comunque le notti successive la scena si ripeté e noi continuammo a dare spettacolo.
Il giorno seguente, al ristorante, il fratello di Maria ci disse che avrebbe dovuto allontanarsi per
qualche giorno per partecipare ad una manifestazione fieristica del settore, credo si chiamasse
CIBUS.
Quella sera cenammo in tre: io Maria e Francesca. Maria e Francesca erano veramente molto
amiche nonostante la differenza di età’ (Francesca aveva più di 30 anni) ed io mi immedesimai nel
ruolo dell’uomo di casa.
Stappai il vino, versai da bere, mi offrii di lavare i piatti.
Dopo cena ci sistemammo tutti e tre sul divano per guardare un film.
La pellicola non era male e mi distrassi un attimo, quando posai nuovamente gli occhi su Maria vidi
che si era seduta alle spalle di Francesca sulla spalliera del divano e le massaggiava le spalle.
Francesca indossava una leggerissima canottiera di lino a cui Maria aveva abbassato le spalline per
massaggiarla meglio, cosi’ facendo pero’ l’indumento si era abbassato fino a quasi scoprire il seno di
Francesca.
Iniziai a sudare, le mani di Maria scendevano sulle spalle, poi risalivano, ad un tratto invece di
salire sulla schiena passarono sul davanti e le sue mani cinsero il seno di Francesca.
Francesca aveva gli occhi chiusi, mugolo’ leggermente e reclino’ la testa indietro per appoggiarla sul
grembo di Maria.
Rimasi esterrefatto a guardarle mentre le attenzioni di Maria si erano decisamente spostate sul seno
della cognata e le titilla va i capezzoli.
Il mio cervello scivolo’ tutto lungo la mia spina dorsale arrestandosi solo all’altezza dei coglioni, il
mio cazzo si risveglio’ impetuosamente, la sudorazione aumentava.
Incrociai gli occhi di Maria, aveva un’aria furbetta e maliziosa, pareva che mi provocasse.
Io ero al limite del controllo, il cazzo premeva contro la patta dei pantaloni.

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