Ed eccomi qua, come promesso, a raccontarvi a grandi linee il mio viaggio ad Amsterdam, la terra della tolleranza.
Partenza 18 Marzo, ore 7.10 da Milano Malpensa con volo Easyjet.Grazie a sua mamma che lavora agli imbarchi, nella sicurezza, abbiamo saltato tutta la fila e i controlli, ci ha fatto fare un giro nella torre di controllo (che figata) e ci ha fatto salire per primi sull'aereo.
Vabbe, due ore circa di volo, arriviamo ad Amsterdam. Sole, 15 gradi, temperatura fantastica. Prendiamo il treno da Airpor Schipol a Central Station. Arrivati in stazione, tram numero 5, direzione Peter Cornelius Hooft, dove è situtato il nostro albergo.
Il nostro albergo, il Best Western Apollo
18 MARZO
Grazie alla bella giornata ne abbiamo approfittato per fare il giro sul battello. Come sapete Amsterdam è una terra strappata dal mare, è ancora più grande di Venezia e attraversata da tantissimi canali. Ci sono
più di 800 ponti in città. Il giro del battello dura circa 75 minuti, e ti permette di vedere da un'altra prospettiva la città. Vi posto qualche foto.
La casa di Hanna Frank
Museo Tecnologico, il più famoso al mondo, completamente interattivo
Tipica House Boat, ce ne sono a centinaia sparse lungo i canali
Terminato il giro, siamo andati al
Bloemenmarkt, il famoso mercato dei fiori. E' caratteristico poiche ci sono tutte queste bancarelle lungo il canale, con tanti tulipani e fiori di ogni genere.
Un giretto per Leidsplein, la prima piazza vicino al nostro albergo, e poi via a cercare un posto dove mangiare.
Le bici sono ovunque, è il loro primo mezzo di trasporto, tantè che le biciclette hanno la precedenza su tutto, tram e macchine.
Prima passano le bici, poi i tram, poi le macchine.
Amsterdam è il paese della tolleranza, quindi sparsi per tutta la città ci sono i Coffe Shop dove si possono fumare marijuana o hashis o comprare droghe. Ma di questo parlerò in un capitolo a parte.
Piccola nota sul cibo: è molto difficile trovare locande o posti dove trovare cucina tipica olandese. Prevalentemente a loro piacciono i ristoranti etnici. Dai classici cinesi, ai giapponesi, molti indiani, e ristoranti asiatici in generale. Ne abbiamo trovati solo due che fanno cucina olandese, ma oltre a puncake e crepe in tutti i modi, c'è la classica cucina tedesca.
A presto con il Secondo giorno ad amsterdam